FONTI STATALI 2023

 

E’ stato presentato a Palermo in data 14 luglio 2023 il Rapporto sulla legislazione 2022-2023 pubblicato a cura dell’Osservatorio sulla legislazione della Camera dei Deputati.

Come di consueto, gli ambiti tematici analizzati attengono alla legislazione nazionale, alla giurisprudenza costituzionale, alla produzione normativa regionale, alla legislazione dei principali paesi europei, alla legislazione dell’Unione europea.

Focalizzandoci sulla produzione legislativa nazionale, il Rapporto fornisce, innanzitutto, una serie di dati quantitativi sulla legislazione nei primi sette mesi della XIX legislatura (relativi al periodo fra il 13 ottobre 2022 e il 13 maggio 2023) e i dati concernenti un confronto fra la XVII (5 marzo 2013-22 marzo 2018) e la XVIII legislatura (23 marzo 2018-12 ottobre 2022).

1. Introduzione

In data 3 novembre scorso il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio e del Ministro per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa, ha approvato il disegno di legge costituzionale recante “Modifiche agli articoli 59, 88, 92 e 94 della Costituzione per l’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri, il rafforzamento della stabilità del Governo e l’abolizione della nomina dei senatori a vita da parte del Presidente della Repubblica”.

A seguito di ciò, il Presidente della Repubblica ha autorizzato la presentazione alle Camere del DDL costituzionale in data 15 novembre scorso, a partire dalla quale il testo è stato presentato in Senato (DDL n. 935), assegnato alla prima Commissione permanente (Affari costituzionali) e discusso congiuntamente al DDL n. 830 “Modifiche costituzionali per l'introduzione dell'elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri”, di iniziativa parlamentare e presentato in data 1° agosto 2023.

Premessa

La riforma del sistema giudiziario, attualmente in corso, è stata prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza fra le cd. riforme orizzontali, quale riforma di contesto che interessa in maniera trasversale tutti i settori di intervento del Piano[1].

La prevista riforma interviene per migliorare la qualità e l’efficienza del sistema giudiziario ed individua alcuni ambiti di intervento prioritari quali la riforma del processo civile, la riforma del processo penale e la riforma del quadro normativo in materia di insolvenza. La disciplina di riforma risulta indubbiamente incentrata sull’esigenza di razionalizzazione e semplificazione delle procedure esistenti[2].

Per incrementare l’efficienza del sistema giudiziario, il Piano aveva indicato fra i principali obiettivi i seguenti: quello di portare a piena attuazione l’Ufficio del processo, introdotto in via sperimentale dal d.l. n. 90 del 2014; di rafforzare la capacità amministrativa del sistema, per valorizzare le risorse umane, integrando il personale delle cancellerie; di potenziare le infrastrutture digitali con la revisione e diffusione dei sistemi telematici di gestione delle attività processuali e di trasmissione di atti e provvedimenti; di garantire al sistema giustizia strutture edilizie efficienti e moderne; di contrastare la recidiva dei reati potenziando gli strumenti di rieducazione e di reinserimento sociale dei detenuti.

Con la Legge Costituzionale n. 2 del 7 novembre 2022, recante “Modifica all’art. 119 della Costituzione, concernente il riconoscimento delle peculiarità delle Isole e il superamento degli svantaggi derivanti dall’Insularità” è stato inserito un nuovo comma nell’articolo 119 della Costituzione: «la Repubblica riconosce le peculiarità delle Isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall'insularità».

Tale innovazione mira a promuovere e garantire le peculiarità di tali territori sotto molteplici profili quali quello storico e naturalistico (cfr. https://www.riformeistituzionali.gov.it/it/pubblicata-la-legge-costituzionale-sullinsularita/). Indubbiamente tali territori scontano problemi demografici nonché di collegamento territoriale, ciò che può incidere sull’esercizio di libertà fondamentali tutelate dalla Costituzione. Tale previsione mira a garantire l’effettività dell’art. 3 Cost., sotto il profilo della eguaglianza sostanziale, nonché dei doveri di solidarietà ex art. 2 Cost. Tale previsione potrà quindi rappresentare un parametro per valutare la legittimità delle leggi ed il legislatore dovrà tener conto della riforma in vari ambiti: infrastrutture, fiscalità, trasporti, finanziamenti maggiori per la garanzia dei servizi pubblici.

Premessa
L’esperienza della XIX legislatura della Repubblica italiana ha inizio in data 13 ottobre 2022. Questa legislatura rappresenta la prima a vedere applicati gli effetti derivanti dall’esito positivo del referendum costituzionale del 2020 sul cd. “taglio dei parlamentari”. Gli equilibri del nuovo Parlamento sono stati, pertanto, ridisegnati dalla riduzione del numero dei parlamentari (400) e dei senatori (200, a cui si aggiungono i senatori a vita), quest’ultimi eletti da un corpo elettorale più ampio di quello precedente e facente riferimento a giovani con meno di 25 anni. Il primo esecutivo della XIX legislatura, governo Meloni, ha prestato giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica il 22 ottobre 2022.

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Osservatorio sulle fonti

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